martedì 24 marzo 2009

URLANDO CONTRO IL CIELO


FOR EVERY FRIENDS "BALLIAMO SUL MONDOOOO"


HUGS FROM ITALY

DEAR BECKY



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DARLING BUT FOR FEW DAYS IS VERY EXPENSIVE EUROPE....THE NEXT TIME COMING TO ME THAT WE MEET IN ROME....SO YOU CAN SAVE MONEY...BUT WE CAN TO TALK ABOUT THIS FOR NOW MY WISH BECKY FOR ALL





ALL ABOUT SOUTH ITALY





PINO GENTILE E' IL PRESIDENTE GIUSTO PER COSENZA?

Cosenza: Gentile (Pdl) Presenta Candidatura Provincia Con Quagliariello e Gasparri

E' stata presentata ieri alle 16 la candidatura ufficiale di Pino Gentile alla presidenza della Provincia di Cosenza con una coalizione di centrodestra. All'incontro che si è tenuto al Teatro Rendano han partecipato il vicepresidente del gruppo Pdl al Senato Gaetano Quagliariello mentre le conclusioni sono state affidate al presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri. ha moderato il giornalista Mario Campanella.
''Siamo pronti per una svolta storica - ha detto Pino Gentile- dopo ben 34 anni di amministrazione di sinistra alla provincia''. Il candidato del Pdl alla Provincia di Cosenza ha aggiunto che si tratta di ''una svolta che parte dalla necessita' di innescare meccanismi di cambiamento nella gestione, partendo da un assunto: la partecipazione dei cittadini ad un percorso identitario che restituisca smalto e centralita' a Cosenza ed alla sua innumerevole area territoriale''.
Gentile ricorda che ''nel passato e nella storia di questa provincia siano state scritte le pagine piu' importanti della Calabria: le infrastrutture realizzate da Mancini, l'impegno dei cattolici come Antoniozzi, Cassiani, Misasi, Perugini, il peso e il ruolo della destra illuminata che ha avuto in Luigi Filosa, Benito Falvo e tanti altri ancora il suo faro, la tradizione riformista e socialista che ha cambiato la vita di tanti comuni''. ''Oggi questa Provincia -conclude- politicamente e socialmente deve vivere una fase di arretramento che si specchia nei servizi, nella sanita', nel turismo opaco, nella mancata valorizzazione di una dote culturale immensa''.



RIFLESSIONE CHE CONSIGLIO A GIOVANNI DI LEGGERE