martedì 5 luglio 2011

HAHAHAHA CACAO...UN CANE DI ALTRI TEMPI


Il segreto di Cacao, il cane
che viaggia (da solo) sul bus

Ogni giorno sulla 54, da viale Argonne a Lambrate, senza accompagnatore né guinzaglio

La storia

Il segreto di Cacao, il cane
che viaggia (da solo) sul bus

Ogni giorno sulla 54, da viale Argonne a Lambrate, senza accompagnatore né guinzaglio

Cacao scende dall'autobus (foto N. Vaglia)
Cacao scende dall'autobus (foto N. Vaglia)
MILANO - Sotto la pensilina della fermata di viale Argonne, linea 54 Duomo-Lambrate, Cacao strizza gli occhi e si sdraia a terra tranquillo. Sembra quasi addormentarsi tra gli altri passeggeri che aspettano l'autobus. Ma quando il bus arriva davvero, Cacao drizza le orecchie. Un'occhiata per controllare che al posto di guida ci sia proprio quell'autista, che ormai conosce da anni, e con un balzo sale sui gradini ed è sull'autobus. Destinazione Lambrate. Quando arriva al capolinea, dopo aver viaggiato educatamente tra gli sguardi sorpresi degli altri pendolari, Cacao scende tranquillamente da solo. Per qualche ora gironzola tra un giardino pubblico e l'altro - insomma, la solita vita da cani -. Quando è stanco riprende il bus e torna a casa. Scende alla stessa fermata, e da lì raggiunge il bar della signora Nicoletta, la sua padrona.

Cacao, il cane che va in bus
Cacao, il cane che va in bus Cacao, il cane che va in bus Cacao, il cane che va in bus Cacao, il cane che va in bus


Quella di Cacao, meticcio di 16 anni, è la storia di un cane di quartiere, un vero milanese che conosce a menadito (a volte meglio degli stessi concittadini) ogni angolo e strada tra Città Studi e l'Ortica. Ma è anche la storia di un'amicizia silenziosa con il «suo» anonimo autista della 54 che chiude gli occhi sul regolamento dell'Atm (a rischio di essere lui stesso sanzionato) e lo scarrozza da anni da una parte all'altra della città. Da solo, come un passeggero qualunque. «Ha memorizzato il percorso che facciamo insieme al sabato per andare al mercato», sorride Nicoletta, 54 anni, che vive con il suo amico a quattro zampe da quando lo ha trovato, randagio, a Desenzano sul Garda. «Un incontro del destino - dice oggi Nicoletta -. In sei mesi l'ho educato ad attraversare la strada sulle strisce, a riconoscere il verde del semaforo, a rispettare le persone e gli altri animali».

E così è stato. Cacao cammina libero per il quartiere senza collare e guinzaglio (ha però il microchip). Una libertà che la sua padrona ha pagato a caro prezzo con multe e verbali e persino con una notte al canile, anche se Cacao non ha mai causato incidenti né dato fastidi ai passanti. L'iniziativa di prendere l'autobus, però, ha sorpreso anche lei. Quando un cliente del bar gliel'ha raccontato, Nicoletta non voleva proprio crederci. Poi è andata a vedere di persona e ha capito che Cacao, cane libero, aveva messo in pratica (oltre ogni aspettativa) le sue lezioni di indipendenza.

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