lunedì 21 novembre 2011

L'ULTIMO ATTO DELLA FALLIMENTARE MINISTRA GELMINI AL DICASTERO DELL'ISTRUZIONE

ROMA – Un decreto da 650 milioni di euro per finanziare la ricerca al Sud, ma anche per premiare istituti cari al centrodestra. E’ l’ultimo atto di Mariastella Gelmini prima di lasciare la poltrona da ministro dell’Istruzione, secondo la ricostruzione di Corrado Zunino su Repubblica.
Con questo “tesoretto” (250 milioni vengono dallo Stato, il resto dall’Unione europea) sono stati finanziati 47 centri di ricerca pubblici, privati ma anche confessionali, in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Scrive Zunino: nell’elenco dei premiati ci sono atenei importanti e bisognosi, centri di ricerca avanzati e una pletora di “Congregazioni dei Figli dell’Immacolata”, “Università degli studi Suor Orsola Benincasa”.
In Calabria Zunino prende il caso della Fondazione mediterranea Terina nata per salvaguardare il miele locale e la cipolla di Tropea. L’alleanza Pdl-Udc in Regione e quindi a Lamezia oggi produce i suoi frutti. Dal ministero è partito, sotto il controllo di Scopelliti e la regia del presidente del Consiglio regionale Franco Talarico, il bonifico da oltre 14 milioni per l’ente di ricerca che di suo produce utili al minimo ma possiede il dono di essere passato in mano al centrodestra.
Infine, al prestigioso Cnr, la ricerca nazionale del paese, Mariastella Gelmini è riuscita a piazzare in zona Cesarini un altro consigliere amico. Gennaro Ferrara, capogruppo Udc al Comune di Napoli, rettore dell’Università Parthenope. In quell’ateneo il rettore Ferrara era riuscito a sottoscrivere con la Uil un accordo per regalare sconti fino a 60 crediti agli iscritti del sindacato.

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