mercoledì 9 novembre 2011

Intervista Angelino Alfano TG5 -11/08/2011





so...berlusconi next week, he should resign, he will be replaced by the Sicilian, Angelino Alfano for the early elections in february 2012. perhaps with this candidate, we will open a new political season, but remains primary, that Berlusconi, he must be put aside...dunque, la prossima settimana berlusconi dovrebbe dimettersi, a sostituitlo sarà angelino alfano che sarà il candidato alle prossime elezioni in primavera, con cui penso che si aprirà una nuova stagione politica...spero...resta primario che berlusconi si faccia da parte

Napolitano glielo ha detto chiaramente



Napolitano: "A breve un nuovo governo oppure scioglimento delle Camere". Monti senatore a vita
 




 
"Fare presto. Decidere presto. L'Italia dia subito ai mercati segnali chiari e concreti di coesione e capacità di prendere decisioni in grado di arrestare la grave crisi di fiducia che investe i titoli del debito pubblico. Di fronte ai "livelli allarmanti" toccati dal tasso dei Btp e dal crollo delle Borse, Giorgio Napolitano, ha lanciato questo drammatico appello assicurando che le dimissioni di Berlusconi sono un fatto "certo" e nei prossimi giorni apriranno la strada a un nuovo governo o a elezioni anticipate "da svolgere entro i tempi più ristretti".

"Sono ore difficili e delicate ed io sono qui nonostante tutto", ha esordito il capo dello Stato, davanti al mondo dello spettacolo riunito al Quirinale, mentre Angela Merkel rivolgeva all'Italia una nuova sollecitazione, i Btp sfondavano il 7% e lo spread si avvicinava pericolosamente a quota 600. I nostri titoli pubblici e i nostri istituti di credito sono in una "stretta molto pericolosa", ha detto Napolitano, con "prevedibili ricadute sull'economia e sull'occupazione". Non c'è tempo da perdere, ha aggiunto, servono "nuovi comportamenti nelle istituzioni e da parte delle forze politiche, occorre che cadano troppe chiusure e vecchi tabù, che si crei un clima di confronto più aperto e ancorato ai problemi reali della società e dello Stato e alle loro possibili soluzioni. Abbiamo bisogno di decisioni presto e nei prossimi anni per esprimere una rinnovata responsabilità e coesione nazionale". Napolitano ha poi ricevuto Gianni Letta e Giulio Tremonti che hanno illustrato il maxi-emendamento del governo alla legge di stabilità e hanno confermato l'impegno ad accelerarne al massimo l'approvazione. Il via libera dovrebbe arrivare tra sabato e domenica.

Successivamente Napolitano ha fatto il punto con una nota. Il tutto "al fine di fugare ogni equivoco o incomprensione" - ma anche e soprattutto per tentare di dare una scossa ai mercati che continuavano a galoppare su record negativi. "Non esiste alcuna incertezza" sul fatto che Silvio Berlusconi si dimetterà formalmente "nel giro di alcuni giorni" appena approvata la legge di Stabilità "sulla base di accordi fra i presidenti delle Camere e i gruppi parlamentari". Alle dimissioni seguiranno "immediatamente e con la massima rapidità le consultazioni" formali al Quirinale. "Pertanto entro breve tempo" la crisi di governo troverà uno sbocco: potrà essere la nascita di "un nuovo governo che, con la fiducia del Parlamento, possa prendere ogni ulteriore necessaria decisione"; in alternativa, ci saranno lo scioglimento delle Camere ed elezioni anticipate "da svolgere entro i tempi più ristretti". Saranno le consultazioni, fa capire il presidente della Repubblica, a fornirmi gli elementi in base ai quali scegliere l'una o l'altra soluzione". "Sono pertanto del tutto infondati - conclude la nota del Quirinale - i timori che possa determinarsi in Italia un prolungato periodo di inattività governativa e parlamentare, essendo comunque possibile in ogni momento adottare, se necessario, provvedimenti di urgenza".

Prende corpo l'ipotesi di un governo tecnico anche nel Pdl. In Parlamento emerge intanto dalle fila della maggioranza il partito del "non voto". Sarebbero già otto i deputati ('scontenti pidiellini e del gruppo Misto), pronti a formare, entro la settimana o al massimo all'inizio della prossima, una nuova compagine parlamentare, magari con il sostegno del Terzo polo (a loro si aggiungerebbero i deputati di Api, Mpa, Libdem, attualmente al Misto). Ma l'ipotesi di un altro gruppo autonomo, formato solo da pidiellini, sarebbe in contemporanea al vaglio anche di altri parlamentari Pdl, tra cui alcuni vicini a Claudio Scajola. Mentre al Senato, Beppe Pisanu sta lavorando a un documento, con le firme di un gruppo di senatori pidiellini, per dire un no chiaro alle elezioni. Dalla maggioranza, ad ogni modo, sempre più voci si alzano contro l'ipotesi del voto. Da Claudio Scajola e i parlamentari a lui vicini, a Gianfranco Micciché e i 7 deputati di Grande Sud. Da Giuliano Cazzola a Roberto Formigoni. Ma non solo.

Si schierano contro un ritorno alle urne anche tutti i partiti di opposizione (inclusi i Radicali), tranne Antonio Di Pietro, che però non si opporrebbe a un governo breve per le riforme. Ma, forte anche del no al voto della Lega, non recede Silvio Berlusconi. Che, amareggiato da chi organizza l'area di sostegno al governo tecnico, si ancora a chi, tra i suoi ministri e deputati, è favorevole a un ritorno subito alle urne. Anche se una apertura arriva da un fedelissimo del premier, il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi, che non esclude, in alternativa alle elezioni, un governo di emergenza nazionale "ampiamente condiviso". Lanciano nel frattempo l'allarme le forze sociali. Siamo "nel baratro", dice la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. "Bisogna agire ad ore. Non ci meritiamo di finire come la Grecia".

Il capo dello Stato ha poi annunciato il seggio a vita per Monti. E' il primo senatore a vita che nomina da quando è al Colle, prende il posto di Francesco Cossiga, deceduto ad agosto del 2010. Con questa scelta lo ha fatto entrare in quella che viene considerata "la riserva della Repubblica", come fece con lui Carlo Azeglio Ciampi nel 2005. Monti resta il professore di economia politica, il presidente della Bocconi, l'autorevole commissario europeo dal 1994 al 2004, ma da oggi può entrare in Parlamento e dire la sua. Formalmente il nuovo status non cambia nulla per Napolitano ai fini della decisione che dovrà prendere al momento di scegliere il successore di Berlusconi. Per chi già sostiene la candidatura di Monti, e probabilmente la confermerà durante le consultazioni, può essere un titolo in più da vantare.
 

 



THE END OF BERLUSCONI...LA FINE DI BERLUSCONI

Ebbene sì, alla fine l'era Berlusconi sembra essere giunta al tramonto. E la causa di questo sono nient'altro che il manipolo di cialtroni che, grazie alla legge elettorale definita Porcellum, secondo la quale i cittadini italiani non possono votare più i propri rappresentanti in parlamento, bensì possono votare sol...amente le liste presentati dai partiti, oltre alla previsione di uno sbarramento del 4% per ogni singolo partito che ha di fatto escluso tutti i partiti di sinistra minori, che come coalizione raggiungevano quasi il 7%, dalla vita politica del Paese. Ieri, durante la votazione per l'approvazione del Rendiconto Finanziario riguardante il 2010, le opposizioni hanno garantito il numero legale per l'approvazione del testo da parte della Camera dei Deputati, ma i numeri hanno dato un segnale inequivocabile: il Governo Berlusconi non può più godere della maggioranza relativa. 308, infatti, sono stati i voti a favore, 8 in meno ai 316 minimi che garantiscono la possibilità di governare. "Traditori". Questo è stato il commento di Berlusconi dopo il voto. "Un vergognoso voltafaccia di gente che ha anteposto il proprio interesse a quello del Paese", il commento di stamattina del premier, che forse ha dimenticato la vera e propria compravendita messa in atto dai suoi uomini per far fronte alla frattura avvenuta nel suo partito il 14 dicembre dello scorso anno, quando il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha annunciato di non voler sostenere più la maggioranza. Molti deputati e senatori, anche tra quelli eletti nelle file del centrosinistra, hanno dato vita a un "Movimento di Responsabilità Nazionale", che di fatto sosteneva la maggioranza berlusconiana. In cambio, essi sono stati posti come sottosegretari in vari ministeri o hanno ricevuto somme di pagamento sui loro c/c decisamente sospetti (è in atto un procedimento di verifica da parte della Procura di Roma). In ogni caso, Berlusconi ieri, dopo un'urgente colloquio con il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha affermato di voler rassegnare le dimissioni dopo aver approvato il Ddl di stabilità che contiene le linee guida ricevute dall'Europa per uscire dalla crisi, una crisi finanziaria che avrà ripercussioni simili a quelle che ha subito la popolazione greca. Le linee guida infatti prevedono misure come la privatizzazione di beni, servizi e locali statali, una facilitazione nel licenziamento anche di lavoratori a tempo indeterminato, una riduzione drastica della spesa pubblica. Un vero e proprio atto di macelleria sociale, che la Banca Centrale Europea definisce necessario per far fronte all'innalzamento quasi incredibile che sta avendo lo spread, ovvero il termine di misurazione di fiducia che gli investitori hanno nei titoli di stato italiani rispetto a quelli tedeschi. Oggi lo spread ha toccato quota 570, e i rendimenti sui BTP (Buoni del Tesoro Poliennali, ovvero i titoli di stato italiani) hanno toccato quota 7,5%, quote molto simili che hanno causato il default di Grecia, Irlanda e Portogallo. La situazione, dunque, è abbastanza compromessa e per il dopo Berlusconi c'è chi pensa a un governo tecnico di larghe intese guidato da Mario Monti, ex membro della Commissione Europea, figura di rilievo internazionale che ridarebbe credibilità all'Italia (notizia di oggi, è stato nominato Senatore a Vita da Napolitano). L'altra opzione sarebbero le elezioni nel più breve tempo possibile. Sia la maggioranza che l'opposizione sono spaccate sulla questione.


Ma a parte tutti questi discorsi, quale è stata la reazione del popolo italiano alla notizia della promessa di dimissioni da parte di Berlusconi? Possiamo dire che, ahimè, in puro stile italiano, come i "partigiani di città" che sfilarono il 25 aprile per le strade delle città italiane senza aver combattuto, oggi si riscoprono tutti anti-berlusconiani, come se non fosse stato più del 60% della popolazione votante nel 2008 a preferirlo agli altri candidati, donandogli la più ampia maggioranza della storia della Repubblica italiana. Eppure la domanda di tutti ora è: dopo Berlusconi, chi? Tralasciando i commenti di chi dice che "qualcosa di buono l'ha fatto" (un po' quel che i nostalgici dicono di Mussolini), senza però avere le capacità di elencare almeno un provvedimento valido approvato dai vari governi Berlusconi, che governa in Italia quasi ininterrottamente da 17 anni, tralasciando anche i commenti di chi spiega che "preferisco Berlusconi che almeno è simpatico a quella noiosa faccia di provola di Prodi, o a quel vecchio rincoglionito di Bersani", senza dimenticare che quando Prodi rassegnò le dimissioni dal suo ultimo governo nel Maggio 2008, lo spread era a quota 37, e che Bersani ha approvato, da Ministro del Lavoro di quello stesso governo, quella che ritengo la migliore - o, quantomeno, la più produttiva - riforma economica di liberalizzazioni che ha fattivamente contribuito a ridare un po' di potere di acquisto ai consumatori -, la paura ora è quella che, chiunque salga al prossimo governo, non potrà-vorrà rinunciare alle linee guida della BCE di macelleria sociale. Insomma, la paura è quella che per combattere un capitalismo spregevole bisogna adottare un capitalismo ancora più integralista. Come se non fosse stato un capitalismo senza regole a causare questa crisi mondiale.



History of a fall that could have been expected, but with a happy ending-by Michele Undertakings Yes, eventually it was Berlusconi seems to be at sunset. And because of this are nothing more than the handful of crackers which, thanks to the electoral law Typically defined, according to which Italian citizens cannot vote as their representatives in Parliament, but may vote only lists presented by the parties, in addition to the anticipation of a barrage of 4% for each party that has in fact excluded all parties of the left loweras coalition reached almost 7%, from the political life of the country. Yesterday, during the vote to approve the financial statements for 2010, the oppositions have guaranteed the quorum to approve the text of the Chamber of Deputies, but the numbers have given a clear signal: Berlusconi's Government can no longer enjoy the relative majority. 308, in fact, were the votes in favour, 8 less than the minimum guarantee 316 ability to govern. "Traitors". This was the comment by Berlusconi after the vote. "A shameful about-face of people who have placed their own interests to that of the country," the comment by the premier, this morning that perhaps he forgot the actual sale put in place by his men to face the fracture occurred in his party on 14 December last year, when the President of the Chamber, Gianfranco Fini, announced that they do not want to support more the majority. Many deputies and senators, even among those elected in the ranks of the Center, have given birth to a movement of national responsibility ", which effectively supported the majority Berlusconi. In return, they were placed as Secretaries in various ministries or received payment amounts on their c/c very suspicious (a procedure of verification by the public prosecutor of Rome). In any case, Berlusconi yesterday, after an urgent meeting with the head of State, Giorgio Napolitano, said it would resign after the Ddl of stability which contains the guidelines received from Europe out of the crisis, a financial crisis that will have effects similar to those that suffered the Greek population. The guidelines in fact involve measures such as privatization of goods, services and local government, a facilitation of dismissal of workers indefinitely, a drastic reduction of public expenditure. A true act of social butchery, that the European Central Bank defines necessary to meet rising almost incredible that is having the spread, i.e. the measurement of confidence investors have in Italian Government bonds than the Germans. Today, the spread has touched share 570, and yields on BTP (Buoni del Tesoro Polianuali, the Italian Government bonds) have reached 7.5% share, shares very similar that have caused the default of Greece, Ireland and Portugal. The situation is therefore quite compromised and after Berlusconi there are those who think a government wide technical agreements, led by Mario Monti, former member of the European Commission, international figure that would return some sense of credibility to Italy (news today, was named Senator for life by Napolitano). The other option would be elections in the shortest possible time. Both the majority and the opposition are split on the issue.


But aside from all of these speeches, which was the reaction of the Italian people at the news of the resignation promise by Berlusconi? We can say that, alas, in pure Italian style, as the "partisans" who marched the 25 April on the streets of Italian cities without fighting, today we discover all anti-Berlusconi, as if it was not more than 60% of the population voting in 2008 to prefer it to other candidates, with the largest majority of the history of the Italian Republic. Yet the question of all time is: after Berlusconi, who? Aside from the comments of those who say that "something good did" (a bit that the nostalgic about Mussolini), without, however, have the ability to list at least one valid measure approved by the various Governments, governing in Italy almost continuously from 17 years, leaving comments who explains that "I prefer Berlusconi who at least is sympathetic to that boring face provola di Prodior that old stoned by Bersani ", without forgetting that when Prodi resigned from his Government in May 2008, the spread was at an altitude of 37, and approved by Immigration Minister of labour of that same Government, what I consider the best-or at least the more productive-economic reform to liberalization which has actively contributed to restoring a bit of purchasing power for consumers-the fear now is that, whoever the next rise, Government cannot-abandons ECB guidelines of social butchery. In short, the fear is that in order to combat a despicable capitalism a capitalism still should adopt more fundamentalist. As if it was not a capitalism without rules to cause this crisis

DISCUSSIONE CON L'ONOREVOLE FRANCO LARATTA





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    IL DRAMMA ITALIANO NELL'AGGRESSIONE DELLA SPECULAZIONE INTERNAZIONALE. LE DIMISSIONI 'CONGELATE' DI BERLUSCONI PORTANO IL PAESE NEL CAOS.
    Alla Camera pd-idv- udc- fli chiedono di votare subito la legge sulla stabilità (ex Finanziaria). PRONTI A VOTARE ANCHE SABATO E DOMENICA!
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    • Luca Federico Caputo und 3 anderen gefällt das.
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      • Mino Forte Lo ribadisco: Si sta profilando un Nuovo Ordine Mondiale e Berlusconi c'entra come i cavoli a merenda. Non è la prima volta che azzecco il pronostico e soprattutto in questo caso mi auguro sinceramente di sbagliare.
        (MINO FORTE)

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      • Raffaele Catalano Forza Onorevole! SIAMO SICURI CHE APPENA CHE PRENDERETE VOI LE REDINI DELLA COSA PUBBLICA TUTTO VOLERA' ECCOME SE VOLERA'!!!!!!! ahuahuahuahauahuahauhauahua ridicoli come pochi (intendo TUTTI Onorevole TUTTI ipoliticanti attuali e non mi parli di qualunquismo perchè diventa ancora più patetico creda a me) VI DITE PRONTI A VOTARE UNA LEGGE VOLUTA DAL VS ODIATO NEMICO BASTA CHE LUI VADA VIA......SN STATO TANTE VOLTE AL CIRCO MA MAI MI ERA CAPITATO DI ASSISTERE A SIMILI SPETTACOLI
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      • Franco Laratta Raffaele, il ridicoli tutti se le deve risparmiare. Almeno qui quando parla con me. mi scusi
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      • Mario Formoso ma dove vivi sulla luna?siamo nel pieno di una crisi che ci è stata sempre negata,anzi ci è stato detto che siamo meglio della francia!!!!!!appena i mercati hanno sentito che si sarebbe dimesso la borsa è volata, e vieni a parlare di circo.........ma dove vivi?????
        vor 32 Minuten ·

      • Luca Federico Caputo condivido onorevole laratta :) pero' ci sono alcuni punti di questa legge di stabilità che non condivido, l'importante è comunque che berlusconi si faccia da parte. buona serata :)
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      • Franco Laratta E' un dramma Luca, tutto un dramma. Per ora lui deve andare via. Poi bisognerà decidere. con assoluta rapidità
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      • Luca Federico Caputo se me lo consente vorrei dire i punti in cui non sono daccordo... andrebbero fatte alcune correzzioni...quella come la chiama di pietro la macelleria sociale, insomma i redditi della povera gente non li devono toccare, e poi la norma dei licenziamenti facili voluta da sacconi... penso che si deve fare opposizione su questi punti, ed infine le pensioni... non se ne parla nemmeno di innalzarle a 67 anni, uno quanto deve lavorare per arrivare alla pensione... ho alcune perplessità su questo...
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      • Franco Laratta al momento Luca non conosciamo il testo del maxemendamento alla Legge di Stabilità, quello che dovrebbe trasformare in norma la lettera portata da Berlusconi all'unione europea! Il governo è nel caos, non sappiamo cosa si approverà. Il testo arriva al Senato oggi, anzi era atteso per ieri. ma ancora nulla.
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      • Angelo Codispoti Non c'è ancora il testo della legge.....ma ""Alla Camera pd-idv- udc- fli chiedono di votare subito la legge sulla stabilità (ex Finanziaria). PRONTI A VOTARE ANCHE SABATO E DOMENICA!"" Siamo alle comiche...
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      • Luca Federico Caputo io dico una cosa...comunque, quando questo testo arriverà alla camera fateci degli emendamenti... in modo che si possa rispondere alle richieste dell'Unione Europea senza che ci vada di mezzo la povera gente, e i lavoratori. buon lavoro onorevole
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      • Franco Laratta vedremo Luca. Ora dobbiamo fare di tutto per evitare che il Paese crolli..... e siamo ad un passo! Purtroppo siamo nelle mani di una banda di irresponsabili ( e di sostenitori cretini-per fortuna sempre di meno!-) che segue la massima: "dopo di me il diluvio"! Ma non è giusto veder fallire e crollare un grande Paese come il nostro. Non lo meritiamo per la nostra Grande Storia e per il Futuro delle nuove generazioni.
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      • Luca Federico Caputo ma vede onorevole, io sto vedendo, che in italia, c'è una grande voglia di risalire la china... la gente è stanca e vuole riprendersi, il paese che berlusconi ha sequestrato 17 anni fa'. la gente ha voglia di lavorare, di far politica e di riportare il paese ai livelli di prestigio che merita.. c'è fiducia nel sistema italia, in sintesi. con questo la saluto di nuovo e le auguro buon lavoro :) luca
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  • Annarella e le dimissioni di Berlusconi: "Mo' me devo 'mbriacà"


    Berlusconi, a wolf in sheep's clothing...Berlusconi, un lupo travestito d'agnello





    Ma voi vi fidate di Berlusconi quando dice che finalmente se ne va? Magari! Però, se la storia ci insegna qualcosa, dobbiamo ricordarci che il 14 dicembre scorso con il voto di fiducia il governo Berlusconi doveva cadere. Poi, all’ultimo minuto, qualche personaggio in cerca d’autore si è lasciato comprare e ha venduto il suo voto

    But you trust Berlusconi when he says that finally he goes away? Maybe! However, if history teaches us anything, we must remember that the last December 14 with the vote of confidence in Berlusconi's Government he would fall. Then, at the last minute, some character in search of an author has left buy and sold his vote

    BERLUSCONI, I MERCATI CROLLANO PERCHE' NON SI FIDANO DI LUI LASCI PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI


    "I mercati e l’Unione europea, dubitano ormai fortemente delle promesse di Berlusconi. La sua inesistente credibilità, ha fatto sì che lo spread tra i Btp decennali e i Bund tedeschi è volato a livelli insostenibili, e che la borsa di Milano è crollata. Non c’è più tempo per l’Italia: il presidente del Consigli
    o, se ne deve andare subito, prima che sia troppo tardi. L’opinione pubblica internazionale, e i mercati ricordano, proprio un anno fa, l’indegno mercato delle vacche, allestito dal presidente del Consiglio che gli consentì di ottenere una fiducia stiracchiata, solo per la sua smania di potere. Da quel quattordici dicembre dell’anno scorso, l’Italia ha vissuto tutte le contraddizioni, e le paralisi di un governo inesistente, inadeguato e incapace. Noi non ci fidiamo del premier a tempo perso, come non si fida l'Unione europea, e continueremo a vigilare, affinché l’Italia sia presto liberata da questo peso ingombrante che la sta affossando"