giovedì 19 novembre 2015

La liceale seduce i professori





e per questa sera basta cosi'....  cliccate sul link sopra e buona visione. serena notte

SMONTIAMO IL MITO DELLA SIGARETTA ELETTRONICA










La sigaretta elettronica può danneggiare i polmoni

Lo dice una ricerca condotta dall’Università della Carolina del Nord, che punta il dito contro gli aromi artificiali. Ma questo non sarebbe l’unico difetto della tanto discussa “e-cig”

In Italia, è stata la grande moda dell’autunno/inverno 2012-13. Per qualche mese la sigaretta elettronica è stata sulla bocca di tutti, quantomeno nel senso figurato del termine, mentre nelle città spuntavano come funghi i negozi specializzati in ricariche aromatizzate e i fumatori più curiosi si divertivano a provare i gusti di tè verde, gelsomino, pesca e melone. Il fenomeno in questione si è poi pesantemente ridimensionato nelle stagioni a venire, ma la ricerca scientifica (quella che probabilmente sarebbe servita anche prima) non si è fermata: e così oggi si scopre che l’alternativa tecnologica al tabacco non è poi tanto innocua per la salute.

Lo si legge, per esempio, su una nota dell’American Thoracic Society. Uno studio curato da un team dell’Università della Carolina del Nord ha dimostrato che alcuni aromi utilizzati per le sigarette elettroniche hanno in realtà effetti nocivi sui polmoni. La ricerca, in particolare, ha voluto verificare in laboratorio gli effetti sulle cellule che compongono il tessuto epiteliale polmonare: dei 13 aromi testati (tutti regolarmente in vendita negli Stati Uniti), ben tre, banana, cannella e mentolo, hanno interferito con i livelli di calcio delle cellule, e a un dosaggio più alto si sono dimostrati tossici, riducendo notevolmente la capacità delle stesse cellule di crescere e moltiplicarsi Difficile, però, estendere i risultati ottenuti a un livello più ampio. Questo perché di fatto ogni produttore di questi aromi segue una propria ricetta, senza un protocollo generale alle spalle che serva da garanzia. Un bel problema, quando si parla di salute.
Quello degli aromi, però, non è l’unico campanello d’allarme che si è acceso negli ultimi mesi. Un’altra ricerca, condotta questa volta dal professor Peter Dicpinigaitis, ha coinvolto un gruppo di non fumatori, cui è stato chiesto di aspirare dalla sigaretta elettronica per 30 volte in un tempo di 15 minuti: al termine del quarto d’ora, i partecipanti si sono rivelati meno sensibili alla capsaicina, un componente chimico presente nel peperoncino che normalmente induce a tossire. Il vapore acqueo respirato, dunque, avrebbe lavorato come anestetizzante, inibendo una capacità fondamentale del corpo. La tosse, appunto, riflesso difensivo che – vale la pena ricordarlo – aiuta a tenere pulite le vie respiratorie.
Al tutto si aggiunge la triste conclusione di un’indagine condotta dall’Università di Toronto. Nella maggioranza dei casi, l’aiuto che la sigaretta elettronica può fornire a un tabagista che vuole smettere di fumare svanisce entro 6 mesi dal primo utilizzo. Davvero poco, considerando le aspettative e – soprattutto – il giro d’affari creati intorno a questo prodotto.

MA COSA SUCCEDE AD UN FUMATORE SOTTO INTERVENTO CHIRURGICO.CHE NON SMETTE DI FUMARE...

 

 

Paziente dopo un intervento chirurgico

Il fumo aumenta il rischio di diverse complicazioni durante e dopo gli interventi chirurgici. I fumatori restano ospedalizzati in media più a lungo rispetto ai non fumatori. Smettere di fumare prima di un intervento chirurgico programmato permette di ridurre notevolmente il rischio di complicazioni.

Complicazioni intra e postoperatorie nei fumatori

I fumatori presentano un rischio maggiore di disturbi di cicatrizzazione della ferita, complicazioni cardiovascolari ed operazioni secondarie. Nel loro caso il periodo di ospedalizzazione è anche più lungo. Smettendo di fumare 6 – 8 settimane prima dell’intervento programmato, è possibile ridurre notevolmente il rischio di complicazioni.

Conclusione

I fumatori dovrebbero smettere di fumare 6 – 8 settimane prima dell’intervento programmato per poter ridurre notevolmente il loro tasso di complicazioni. Essi dovrebbero essere sostenuti in questa intenzione.


Pippo a 360 gradi


"C'è un vecchio detto, the show must go on. Ma, in effetti, è molto difficile fare spettacolo in questi momenti": Pippo Baudo, ospite alla trasmissione radiofonica Un giorno da Pecora su Rai Radio 2, parla di questi giorni così difficili e dà la sua opinione su come dovrebbe reagire il mondo dello spettacolo. "Va bene, sì, forse bisogna continuare a farlo ma c'è un retro pensiero che ti porta all'osservazione, alla meditazione, al dolore. Quando c'è l'applauso del pubblico e si apre il sipario, uno si butta e lo fa. Lo spettacolo, in alcuni momenti, va fermato. Mi ricordo una cosa molto brutta: ero a Taormina, avevano ammazzato il magistrato Rocco Chinnici, era uno dei primi delitti di mafia, ma allora mi dissero che lo spettacolo bisognava farlo per forza. Io l'ho fatto ma prima ho parlato, sono uscito senza sigla e senza musica, ho fatto un discorso molto forte contro la mafia. Mi sono tolto un peso e dopo abbiamo fatto lo spettacolo".
La tv? "Vedo un po' di tutto, ma non c'è nulla che mi entusiasmi. Non riesco a seguire tutta la fiction perché zompetto qua e là. I reality? Li guardo fino ad un certo punto. Sky la guardo spesso, ha una velocità di scelta. I suoi telegiornali sono fatti molto bene". Ed è proprio questo il suo 'sogno': "Il telegiornale è un vecchio sogno ma mai me lo faranno fare. Andrebbe bene anche l'edizione della notte. Io sono democristiano, il Tg 1 mi andrebbe bene".
I talk show? "Sono fuori moda, ce ne sono troppi". Anche Renzi ha detto che è meglio Rambo dei talk del martedì: "E' vero, sono stato spesso da Giannini, ci sto molto bene, si conversa. Ma la trasmissione è troppo lunga. I miei Sanremo erano lunghi ma vari, lì l'argomento è sempre lo stesso. Le interviste personali che durano venti o trenta minuti sono molto lunghe, il fatto di riempire una serata con un talk show non è più di moda".
E, a proposito di Festival, Renzi potrebbe condurlo? "Sì, lo farebbe benissimo". Lui lo rifarebbe? "No, basta, l'ho fatto per tredici volte. Sarà un record difficilmente battibile. Conti è ancora al secondo. Chi vorrei come sua partner? Due belle donne. Il conduttore dell'edizione 2017? Sono amico di Carlo, lo sceglierei di nuovo. Io sono disincantato nei confronti del Festival, lo guardo ma non ce la farei a rifarlo dal punto di vista nevrotico. Io mi occupavo della scelta delle canzoni, dell'organizzazione dello spettacolo, della scelta degli ospiti... facevo quasi tutto".
"Dovendo rientrare, preferisco tornare in Rai - prosegue - Ho avuto problemi con Mediaset, ci litigai. Litigai con Berlusconi, il proprietario. Ero stato nominato direttore artistico di Mediaset, c'avevo creduto come un fesso. Erano cinque miliardi all'anno, la cifra era enorme. Ma ad un certo momento, dove sei mesi, ho capito che la nomina era non eseguibile: Costanzo, Antonio Ricci ed altri mi attaccavano, non gradivano questa mia veste".

FRANK SINATRA, UNA VITA DI SUCCESSI. MA QUALI ERANO GLI ECCESSI DI QUESTA STAR MONDIALE



                                                  



ERA UN GRANDE CANTANTE. MA DAI RAPPORTI CON LA MAFIA ITALO AMERICANA, E PER GLI ECCESSI CON FUMO ED ALCOL. NE AVEVA DI SCHELETRI NELL'ARMADIO THE VOICE ;)



Frank Sinatra nei documenti dell'FBI



FRANK SINATRA UNA CARRIERA COSTELLATA DI SUCCESSI TRA FUMO ALCOL ED ALTRI ECCESSI 

terrorists killed










surely no one will miss them. we can only wish they have a good journey to hell


Suspected Paris attacks ringleader Abdelhamid Abaaoud killed, prosecutor's office says